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«Non distogliere lo sguardo dal povero» (Tb 4,7)

Si conclude il Progetto finanziato con i Fondi 8×1000

Il progetto,iniziato il 1 giugno 2016, arriva al suo termine il 31 maggio 2017. I migranti beneficiari del progetto, come da programmazione, sono stati suddivisi in due gruppi selezionati in base alle loro esigenze e alla fase del percorso di integrazione. Appartengono al primo gruppo ( obiettivo 1) persone che si trovano in grave difficoltà per problemi legati ai documenti di soggiorno, che sono prive di mezzi di sussistenza, che hanno basso livello culturale di base e/o non posseggono la conoscenza della lingua italiana. Per questo obiettivo sono stati seguiti ed accompagnati n. 20 migranti con i seguenti risultati : n.13 hanno frequentato il corso di lingua italiana, n.2 la scuola media , n.1 il corso di braille ( ipovedente), n. 8 sono stati iscritti ad un corso teorico-pratico in agricoltura, n.11 sono stati accompagnati alla mensa e 4 hanno usufruito del centro servizi per aiuti alimentari e vestiario. Per un gruppo di otto ragazzi, senza dimora, grazie alle attività di mediazione e alla disponibilità del parroco della zona interessata, è stato dato alloggio.

Inseriti nel secondo gruppo ( obiettivo 2) n.14 persone migranti con maggiori potenzialità e risorse personali rispetto ai primi : n.3 sono state iscritte alla scuola media, n. 1 sostenuta negli studi universitari, n. 13 hanno frequentato corsi professionali per differenti qualifiche (tra loro c’è già stato un inserimento lavorativo ed altri 2 sono in itinere); n.2 persone senza fissa dimora sono state accompagnate nell’iter per ottenere il contributo casa dal Comune e assistite nella ricerca e nell’ insediamento in abitazione.

Sono state coperte tutte le spese relative ad ogni fase : iscrizioni, materiale didattico, trasporti, abbigliamento, pratiche burocratiche, sostegno economico per utenze e spese varie etc.

Ogni attività è stata scuola di vita e di integrazione per i migranti; per noi occasione di incontro, mediazione e scambio di informazioni e competenze con altri operatori. Alcune delle donne seguite erano madri in difficoltà e assistendo loro si sono potute migliorare le condizioni di vita dei bambini curando anche l’inserimento scolastico. In alcune scuole sono state portate avanti festose attività multiculturali.

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