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“La preghiera del povero sale fino a Dio” (Siracide 21,5)

Commento al Vangelo 28 gennaio 2024

                                                                                                          Vangelo di Marco 1, 21-28

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

RESI LIBERI DA CRISTO

Il vangelo di questa domenica ci presenta un momento importante vissuto da Gesù, nella sinagoga di Cafarnao, mentre insegnava. Il brano è una parte di quella che viene definita la “giornata di Gesù”, che descrive vari momenti della vita di Gesù, inseriti in nel contesto di un giorno. Gesù entra nella sinagoga e insegna con autorità, manifestando il regno di Dio, tanto che “erano stupiti del suo insegnamento”. Come ci viene descritto, nella sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro, che gridava: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi sei tu: il santo di Dio!” , e tale grido diventa davvero una manifestazione della potenza di Gesù, Figlio di Dio, venuto a liberare l’uomo dallo spirito del male. La risposta di Gesù, “Taci! Esci da lui!”, manifesta il potere di Dio che libera l’uomo e lo rende capace di nuova libertà. L’evangelista descrive l’insegnamento di Gesù, come un insegnamento diverso da quello degli scribi, perché la parola e la presenza di Gesù sono rivelazione della presenza stessa di Dio in mezzo al suo popolo, e la parola di Dio dice ed opera insieme. Mentre Gesù pronuncia le parole di liberazione, davvero l’uomo viene liberato e inizia una vita nuova. Molto interessante comprendere che non solo i credenti riconoscono la presenza di Dio, ma anche lo spirito del male, ma la differenza sta nel fatto che il credente aderisce con la fede, mentre il male non aderisce e si pone contro. Quando ci incontriamo con Gesù, Lui libera il nostro cuore dal male e dalle inclinazioni maligne, e ci consegna il desiderio e il coraggio di percorrere la via della fede, per conformarci alla sua volontà. Quale è la reazione della gente, dinanzi alle parole e all’insegnamento di Gesù? Il brano ci dice che: “Tutti furono presi da timore. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono”, e tale stupore della gente diviene anche il nostro, ogni volta che ascoltiamo la parola di Gesù, che parla al nostro cuore. Gesù insegna e rivela la presenza di Dio nella storia e nel cuore dell’uomo, e ci invita a riconoscere la presenza del male e ad imparare a combatterla con la forza di Dio. Chiediamoci quale sia il nostro atteggiamento dinanzi al male presente ed operante nel mondo, se lo accettiamo passivamente e ci lasciamo coinvolgere nei pensieri ed azioni malvagie, oppure se ci riferiamo al Signore, domandando la capacità di una fede che fa spostare le montagne? Chiediamo il coraggio di sostenere chi è sotto il giogo del male, della sofferenza e della povertà, per compiere insieme il cammino verso Dio.

Fra Giuseppe Piga

 

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