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«Non distogliere lo sguardo dal povero» (Tb 4,7)

Sassari è la prima città in Sardegna e la quarta in Italia per gioco d’azzardo dopo Pavia, Napoli e Roma.

Si contano 1.780 slot machine, una ogni 70 abitanti, che hanno fatto spendere ai sassaresi nel 2012 76 milioni di euro, 550 euro a testa compresi neonati e anziani. I dati sono contenuti in dossier curato dal movimento A Manca pro s’indipendentzia che oggi da Sassari ha lanciato una campagna di informazione contro il gioco d’azzardo nei locali pubblici.

Commercianti ed esercenti che ne faranno richiesta potranno ricevere gratuitamente degli adesivi da esporre nelle vetrine con su scritto "In questo esercizio non verrai dissanguato dalle macchinette mangiasoldi". "Finché la Sardegna sarà una colonia italiana – hanno spiegato i dirigenti di A Manca Cristiano Sabino, Marisa Tedde e Maria Borghesi incontrando i giornalisti – non basteranno Serd, medici, pubblicità progresso e falsi moralismi per risolvere il problema".

Sono più di 400 gli esercizi commerciali censiti nel 2013 a Sassari che ospitano le slot o terminali per giochi d’azzardo legali, dei quali il 50% sono bar. Nel solo comune sono quattro le sale adibite esclusivamente a videolottery e slot. I ricavi del giro d’affari di quella che è stata definita una "nuova droga" comportano un guadagno, per gli esercenti, di soli 125 euro ogni mille, mentre il resto viene spartito tra fondo per le vincite e tasse.

Fonte: cagliaripad.it

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