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«Non distogliere lo sguardo dal povero» (Tb 4,7)

La nuova rotta del dolore parte dalla Siria

Secondo l’agenzia europea Frontex oggi la maggior parte dei profughi proviene dal Paese devastato dalla guerra civile e dal Corno d’Africa. Arrivano in Italia
passando da Turchia e Grecia.

Aggiornamento dal mondo del dolore: nel corso del 2012, secondo i dati ufficiali dell’agenzia europea Frontex, stanno aumentando gli sbarchi di profughi siriani, afghani, somali, ed eritrei. Non è però l’Italia la prima frontiera che siriani e afghani cercano di varcare per entrare in Europa, quanto la Grecia. Se infatti nel corso dell’anno scorso risultano giunti via mare in Italia circa 15 mila clandestini, in Grecia ne sono giunti oltre 37 mila e di questi 7 mila erano siriani. Mentre è in declino la rotta di Gibilterra (solo 6400 sbarchi, per lo più marocchini e algerini) e quella delle Canarie (appena 170 sbarchi in un anno), stazionarie risultano quelle di Lampedusa (partenze dalla Tunisia e dalla Libia), è invece in rapida ascesa la rotta dell’Oriente, ossa quella che collega i porti della Turchia e dell’Egitto con la Grecia, Malta, la Sicilia orientale e la Calabria.

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