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«Non distogliere lo sguardo dal povero» (Tb 4,7)

Commento vangelo 26 aprile 2020

Commento al Vangelo di Luca 24,13-35

LUNGO LE STRADE DELLA VITA: TESTIMONI DEL RISORTO

Abbiamo celebrato la Pasqua e il Grande giorno della Resurrezione, che è durato una settimana intera, per indicare la centralità del mistero di morte e resurrezione di Cristo, per la vita della Chiesa e di ogni cristiano. In quel grande giorno abbiamo ascoltato vari brani di Vangelo, che ci hanno presentato le apparizioni di Gesù ai discepoli, dopo la resurrezione, per giungere agli otto giorni dopo, alla presenza di Tommaso, che farà la sua professione di fede. La liturgia di questa domenica ci offre il brano meraviglioso dell’apparizione di Gesù ai Discepoli di Emmaus. I due discepoli sono delusi e scoraggiati dopo l’esperienza del loro Maestro Gesù, condotto alla morte di croce. Con Lui è morta ogni speranza del futuro per i discepoli, ed ora ripartono per la loro casa, il loro quotidiano, il loro lavoro. Ma lungo la strada, mentre discutono tra loro, per tentare di trovare ragioni alla vicenda di Gesù, ecco che Lui appare lungo la strada, nelle vesti di un viandante, e cammina con loro. Gesù ascolta la loro conversazione, e chiede quale sia l’argomento in oggetto, entrando nella loro vita e intercettando i loro problemi e paure. Le parole di Gesù, tendono a risvegliare in loro le esperienze vissute con il loro Maestro, e la Parola dei profeti. La parola di Gesù cattura il loro cuore e apre la mente all’intelligenza delle Scritture, tanto che, giunti al momento in cui il “viandante” sconosciuto sembra voler proseguire da solo per altra via, essi insistono perché stia con loro. Mentre si trovano a tavola, Egli “prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò” e lo diede loro”. In quel momento, racconta l’evangelista Luca, “si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero”, ma Gesù sparì dalla loro vista. L’esperienza fatta con Lui, fa ardere loro il cuore, e riconsegna ai discepoli il coraggio e la forza per tornare a Gerusalemme. La Comunità, la Chiesa vive della presenza del Risorto, e la annuncia ad ogni uomo.  Gesù ci offre il Suo insegnamento magistrale: oggi siamo noi i testimoni della sua Resurrezione, attraverso parole e gesti. Siamo chiamati a fare strada con tutti coloro che incontriamo e che la vita ci mette accanto. Camminare accanto ad ogni uomo come ha fatto Gesù, con la capacità di ascoltare senza giudicare, entrando nella storia delle persone per aiutarle a fare passi in avanti e permettere loro di incontrare Gesù, e intraprendere un cammino di risalita: dal disagio, dalla povertà, dalla solitudine e malattia verso ponti di fraternità, di prossimità e di carità, capaci di restituire autonomia e nuova speranza. Il difficile tempo che stiamo vivendo, è una opportunità per rivivere questa esperienza di fede e di solidarietà.

P. Giuseppe Piga

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