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«Non distogliere lo sguardo dal povero» (Tb 4,7)

Commento vangelo 15 agosto

Festività dell’Assunta

In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo.    E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.


MARIA: SEGNO DI CONSOLAZIONE E DI SPERANZA Celebriamo, nella gioia, la solennità dell’Assunzione al cielo della Beata Vergine Maria. Celebriamo la pasqua di Maria, ossia il suo passaggio dalla vita terrena alla gloria del cielo.Dio nostro Padre, ha mandato a noi il suo Figlio, per la nostra salvezza, attraverso il grembo purissimo di Maria. Lei ha dato il suo assenso al momento dell’Annunciazione, e ha vissuto l’intera esistenza nell’ascolto della parola che in lei si è fatta carne. Ha generato e partorito il Signore della gloria, colui che per la nostra salvezza è morto e risorto. Lei è la nuova Eva, la Madre di Dio, della Chiesa e Madre dell’umanità. Ha vissuto da discepola del Figlio, conservando nel cuore le sue parole e magnificando Dio per quanto ha operato in lei “L’anima mia magnifica il Signore.” In questa solennità celebriamo Maria nella sua Assunzione al cielo. La Chiesa ha solennemente proclamato il dogma dell’Assunzione di Maria: “Dio non volle che conoscesse la corruzione del sepolcro colei che aveva generato l’autore della vita”, e noi la crediamo, la celebriamo e la invochiamo Assunta al cielo in anima e corpo. Siamo stati salvati e redenti dal sangue di Cristo, e la nostra vita è orientata al cielo. Maria diviene per tutti noi immagine della gloria che ci attende, del futuro di gloria e di salvezza. Maria è la primizia dei redenti, e noi crediamo davvero nella vita eterna che ci attende dopo la morte. Il Vangelo di Luca, nella odierna liturgia, ci presenta Maria che, nella sua umiltà, riconosce l’opera e la presenza di Dio nella sua vita e nella storia della salvezza.Maria è la serva del Signore che mette la sua esistenza al servizio di Dio e dell’opera della salvezza.Nel cantico del Magnificat, Maria si scopre al centro della storia del popolo di Dio, ed esalta il Signore come colui che fa giustizia ai piccoli, ai deboli e Lei diviene per noi motivo di speranza.Anche noi vogliamo comporre il nostro magnificat, riconoscendo la presenza e l’opera di Dio nella nostra vita. Riconosciamo anche la presenza di Dio nella vita dei poveri e di tutti coloro che nella tribolazione e in ogni disagio, si affidano con umiltà al Signore. Maria, donna concreta che ha vissuto con coraggio la sua esistenza terrena, senza incontrare il peccato, sia la forza per ciascuno di noi, e sia segno di un futuro pieno di speranza. Fr. Giuseppe Piga

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