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«Non distogliere lo sguardo dal povero» (Tb 4,7)

Commento vangelo 1 agosto 2021

Vangelo di Giovanni 6,24-35

In quel tempo, quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

Chiamati a nutrirci del pane della vita
 
Domenica scorsa ci siamo introdotti al capitolo sesto del vangelo di Giovanni, attraverso il racconto della moltiplicazione dei pani e dei pesci, ed oggi ci troviamo dinanzi a Gesù che ci invita a comprendere il significato del “pane della vita”. Dopo l’evento della moltiplicazione, la folla si mette alla ricerca di Gesù, e trovatolo a Cafarnao, si misero in dialogo con Lui.
Gesù riprende la 
folla con parole dure: “voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di
quei pani e vi siete saziati”. Gesù vuole far comprendere alla folla, che non basta vedere i segni, ma è importante comprenderne il significato profondo. Le parole di Gesù, in realtà, costituiscono un percorso di fede che, dal cibo materiale conduce al cibo spirituale; dal pane materiale al pane della vita. “Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna”, diventa il lancio vero e proprio che Gesù fa, ma anche ciò che suscita nella folla il desiderio di
capire quale sia il cibo della vita. Credere il “Colui che il Padre ha mandato” diventa l’impegno e il cammino che Gesù consegna. Siamo chiamati ad aprirci alla grazia di Dio e alla Sua azione. Se non ci apriamo alla fede, non servirà alcun segno. Il pane moltiplicato è nutrimento materiale del corpo, ma è segno del pane che nutre lo spirito e che siamo invitati a desiderare, cercare, riconoscere e accogliere in noi. Anche noi, come la folla, desideriamo un segno per credere a Gesù, e Lui rivolge a noi le stesse parole, e ci chiede di riconoscere in Lui, il “pane vero dal cielo”. Oggi la folla che cerca Gesù, siamo noi, desiderosi di vedere, ascoltare e nutrirci di qualcosa che ci dia vita e consegni significato ad ogni nostro passo. Anche noi siamo invitati a comprendere che il vero pane è Gesù, e che solo Lui nutre lo spirito. Il nostro essere cristiani non può ridursi al cercare un segno, se poi non accogliamo in noi la presenza di Cristo. Pensiamo alla nostra fame di tante cose, ma
anche alla fatica nel nutrire la nostra fede perché cresca. Quale è il cibo di cui sentiamo davvero bisogno? Cosa può nutrirci per la vita? Non fermiamoci a ciò che vediamo, ma andiamo al significato e poi chiediamo di nutrirci del pane della vita. Il pane che ci nutre è la presenza di Cristo, l’Eucarestia, che ci chiede di riconoscerlo nella fede e di nutrirci. Quando andiamo alla celebrazione eucaristica, davvero stiamo cercando Gesù? Spesso andiamo a Messa, ma non cerchiamo il Signore, non ci nutriamo dell’Eucarestia, e non alimentiamo la fede, e facciamo fatica a camminare nelle vie di Dio. Chiediamo la grazia di tale nutrimento, e la gioia di dare speranza a quanti la cercano.

Fr Giuseppe Piga

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