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«Non distogliere lo sguardo dal povero» (Tb 4,7)

Commento vangelo 6 febbraio 2022

Vangelo di Luca 5,1-11

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Chiamati a seguire Gesù
 
Il vangelo di questa domenica descrive il momento in cui Gesù ammaestra le folle, sul lago di Genesaret, e chiama alcuni tra i suoi discepoli, a seguirlo. Gesù, considerata la grande affluenza di persone che accorrono a lui per ascoltare la sua parola, sale sulla barca e, si allontana dalla riva per ammaestrare le folle. Molto interessante l’invito che poi, Gesù, far a Simone: “prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca”. Nonostante avessero lavorato tutta la notte, senza pescare, si fidarono della sua parola, e preso il largo, gettarono le reti. Lo stupore per l’abbondante pesca, permette di riconoscere l’operato di Gesù, il Signore, e di inginocchiarsi dinanzi a Lui. Ecco che in questo momento preciso, Gesù invita a seguirlo:
“d’ora in poi 
sarai pescatore di uomini”, e “tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono”. Gesù chiede anche a noi, di rendere il largo per la pesca, e di fidarci della sua parola. Solo con Lui possiamo raccogliere frutti di vita. Anche noi, quando Lui ci invita a metterci in gioco per vivere in profondità la nostra vita, facciamo fatica e manifestiamo tante resistenze, ma Lui non ci giudica, ma ci chiede di fidarci di Lui. Gesù ci chiede il coraggio del rischio e la capacità, per suo dono, di dare testimonianza della nostra fede. Quando si sperimenta la gioia e lo stupore dello stare con Lui, allora nasce in noi il desiderio di conoscerlo e di stare con Lui: ecco il dono della sua chiamata: “sarai pescatore di uomini”. Siamo certi che, come Chiesa e credenti, ci troviamo nella barca, sul mare del mondo, e in quel mare dobbiamo gettare le reti. 
Pur nella fragilità e nella povertà, siamo certi che la forza della vita e il coraggio della testimonianza sono frutto della Sua grazia e della sua parola di salvezza. Quante volte abbiamo paura o vergogna di “gettare le reti” nel mare tumultuoso della storia? Quante volte sperimentiamo il fallimento o la delusione, perché non vediamo i frutti della “pesca”? Gesù ci invita a raggiungere i luoghi e le situazioni più difficili e di periferia, per portare la sua parola e la sua luce di salvezza, non per nostro merito, ma per la potenza della sua presenza. Anche quando fatichiamo in situazioni difficili e oscure, quando vogliamo sostenere la povertà di tanti fratelli, per dare un segno di speranza, Lui ci chiama a metterci al suo servizio e ci chiede di fidarci della sua parola che cambia la storia e produce frutti di salvezza e di speranza. Anche il mondo di oggi, ha bisogno di ricevere l’annunzio del vangelo: Il Signore che sceglie gli annunziatori del vangelo, purifichi i nostri cuori con il fuoco della sua parola e ci renda discepoli capaci di seguirlo e annunciarlo.
 
Fr Giuseppe Piga
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